Paura in arrampicata?

Esistono nell’arrampicata, come in tutti gli sport “estremi”, delle paure reali e delle paure inventate da noi stessi, ma reali per noi.

Le paure reali sono quelle paure dove oggettivamente c’è una possibilità di cadere e farsi male o di rompere qualcosa o di rischiare la vita facendo un gesto inappropriato.

Queste paure sono ovviamente molto importanti perché ci permettono la sopravvivenza della specie.

Le altre paure che in genere si possono riassumere come la paura di volare, da dove arrivano? Come è possibile che anche con anni di esperienza si porti con se ancora la paura che non ci permette avanzare nel progetto e ci stressa molto a livello nervoso?

L’arrampicata è specchio della nostra vita, quanto più siamo carichi o appesantiti a livello emozionale e più troviamo difficile gestire le nostre emozioni nella vita e nella progressione in arrampicata.

Quando lo stress ce lo portiamo dentro da sempre e sempre, praticare lo sport diventa stressante e frustrante.

Si può risolvere il problema?

Sicuramente si! Bisogna rendere le emozioni prima coscienti e poi lavorarci su.

In che maniera allora la kinesiologia ci può aiutare a prendere due piccioni con una fava?

Le sessioni di kinesiologia ci aiutano a iniziare una crescita personale, a poter elaborare e far affiorare eventi, traumi, emozioni e relazioni che sono rimasti ancorati nel nostro inconscio e che ci disturbano nelle nostre relazioni e nella progressione nel nostro sport preferito.

Beh, allora perché no? Perché non progredire in arrampicata, migliorando anche così la nostra maniera di vivere le relazioni e di vivere noi stessi?

COME FUNZIONA?

Attraverso una sessione di kinesiologia si possono scoprire i motivi dei nostri blocchi emozionali e capire su cosa bisogna lavorare e come farlo. Oltre a capire quindi qual è l’emozione e da dove arriva, possiamo anche lavorarci su. WOW!!

Nell’arrampicata, si sa, la testa e le emozioni sono molto importanti. Il prerequisito per INIZIARE a migliorare è avere voglia di METTERSI IN GIOCO.

Ognuno di noi è speciale, è un mondo diverso dal vicino, ma allo stesso tempo è uguale perché ognuno ha qualcosa o molto da risolvere e da capire. Chi ha voglia di farlo sicuramente potrà andare molto lontano!

La kinesiologia attraverso il metodo Touch for health e altri metodi come il Brain formatting ci permette avanzare nella vita e nella via; ognuno di noi ovviamente deve affrontare i propri blocchi in maniera personalizzata, siccome nessuno ha vissuto nella nostra pelle e nessuno ha le stesse necessità che un altro, come nessuno realmente può avere una dieta che funzioni, uguale a quella di un altro.

Ognuno di noi è un essere speciale e in maniera speciale va trattato. Quello che funziona per me non funziona per il mio vicino. Ed è per questo che la kinesiologia è così uno speciale aiuto, perché attraverso il test muscolare si indaga proprio su di noi e si individuano le nostre personali esigenze.

Capire se stessi è capire l’altro.

Tornando al tema principale, la paura soggettiva in arrampicata, si può presentare come fobia o come vertigine, può essere relazionata a un evento dove abbiamo passato un pericolo effettivo e che questo sia rimasto registrato nel nostro inconsciente, può essere mancanza di fiducia nel proprio socio, può essere mancata fiducia nelle proprie capacità e altro ancora.

La paura a volte non è realmente una paura, ma è un blocco, ci sentiamo bloccati a fare il movimento successivo, ma può essere che il nostro blocco ad agire non sia relazionato propriamente a un’emozione definita paura; ad esempio un blocco a non riuscire a lanciare e ad essere reattivo può essere strettamente relazionato alla nostra incapacità di essere flessibili nella vita, alla necessità che abbiamo di controllare ogni aspetto della nostra vita sapendo e controllando ogni passo successivo nostro e di chi ci sta attorno. Quindi l’emozione che lo origina potrebbe giusto essere l’incapacità di far scorrere la vita e di perdere il controllo, l’incapacità di lasciar andare.

Le emozioni sono tante, ne abbiamo una moltitudine a disposizione! Ma, non abbiate paura 🙂 tutto si può risolvere! Non sono qua per offrirvi una soluzione facile e valida per tutti, sono qui per farvi capire l’importanza che può avere voler progredire in arrampicata risolvendo o rendendosi cosciente delle emozioni che non ci permettono avanzare e dell’importanza del lavoro personale.

Ecco alcuni esempi di EMOZIONI legate al meridiano della vescica, elemento ACQUA: paura, ansia, valore, coraggio, frustrazione, ect.

Per saperne di più sui test e trattamenti eseguiti si consiglia di leggere i seguenti articoli: Esperimento 1; Esperimento 2; Esperimento 3

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *