O forse è il nuovo nome della stregoneria?
Credo che i momenti di grandi ostacoli e trasformazioni siano i momenti in cui si impara a sopravvivere e a crescere, sono i momenti in cui siamo più disponibili al nuovo, al diverso o anche ad ascoltare veramente cosa ha da dirci il nostro cuore.
Spesso nella nostra vita siamo in balìa degli eventi, come fossero un’onda gigantesca che ci cade addosso e noi siamo lì tentando di emergere o di rimanere a galla, lottando con l’arma più potente, l’istinto di sopravvivenza! Essere in balìa degli eventi e dei pensieri e delle “lune” altrui è come essere schiavi di qualcosa o qualcuno. Vi siete mai chiesti se state correndo dietro qualcosa che si allontana sempre più o se addirittura la vostra meta non sapete se vi piace veramente? Avete mai ascoltato il vostro cuore? Avete mai sentito cosa ha da dirvi? Avete mai pensato che fare polemica e farsi passare per i più belli e furbi, considerando gli altri inferiori, non sia solo una maniera per allevare la potenza del nostro ego? Per sentirci forti e importanti o superiori, abbiamo veramente bisogno di pensare o dire che l’altro è deficiente ? Questa è solo una maniera per alimentare il nostro ego.
Perché fa male alimentare la nostra lato egoico? Primo, perché non arriveremo mai da nessuna parte; secondo, lui non parla e non ascolta con il cuore, lui lavora su competizione e confronti, lui ci costruisce un’immagine di noi fittizia, distorta e crea una “casa” che ci rappresenta che è fatta di carta e non ha manco le fondamenta.
Ora la domanda è: cosa c’entra la kinesiologia con tutto ciò?
Partiamo dal significato della parola di origini greche, kinesis = movimento – logos = scienza, forse qualcuno l’aveva confusa con la kinesio taping che è la tecnica per bendaggi neuromuscolari; i due termini parlano entrambi di movimento e alle origini avevano qualcosa di ben più profondo in comune, i meridiani .
La kinesiologia si occupa di “controllare” (attraverso il test kinesiologico) le condizioni del corpo e dello stato energetico ed emozionale. E chi lo dice che esistono energie ed emozioni? Beh, la fisica quantistica non è nata oggi, comunque il fatto che non siamo solo carne credo sia una certezza anche tra i più scettici, le connessioni tra persone, il voler chiamare una persona da tempo e finalmente ci chiama lei, come se glielo avessimo comunicato telepaticamente; la serie di casualità che ci succedono sempre, ma che vediamo solo se siamo ottimi osservatori della nostra vita: tutti questi sono esempi della connessione che c’è tra di noi e tra ciò che ci circonda.
Se fosse tutto un’invenzione forse dovremmo iniziare a pensare che una sofferenza o una gioia non ci fanno brillare il volto di più o di meno, non ci fanno sentire stanchi o iperattivi e in grado di fare tutto, se è tutta un’invenzione dovremmo iniziare a pensare che le emozioni, le situazioni e le persone non hanno alcuna influenza su di noi. Siccome ovviamente non è così, come fa tutto ciò che ci circonda ad influenzare il nostro corpo? Siamo energia. Il test kinesiologico presenziale, ed ancor più a distanza, ci dice chiaramente quali sono gli eventi che ci hanno influenzato e “stressato” e sono così rimasti “incastrati” nel nostro corpo: tutte le nostre esperienze rimangono memorizzate nel nostro corpo, lui è saggio e non dimentica.
Iniziamo a pensare: non sono vecchio, è che ho immagazzinato troppe esperienze negative senza capirne realmente l’importanza; l’insegnamento e ciò che mi stavano portando, ciò che mi volevano dire, insomma, non elaborare un’emozione o un fatto accaduto è una maniera per non affrontarsi e nascondere qualcosa a noi stessi e agli altri, ma il corpo non nasconde, il corpo memorizza, tutto è registrato.
Attraverso il test kinesiologico si possono scoprire una marea di cose: capire quale emozione è rimasta bloccata, capire quali sono le cose che ci stressano e perché, capire quali sono i cibi che ci stressano, capire di cosa ha bisogno il corpo per risolvere alcune situazioni interne, capire come vedere le cose che non possiamo togliere dalla nostra vita con altri occhi, tutto è possibile!
Possiamo anche capire come potenziare alcuni aspetti di noi stessi in cui siamo carenti, si possono risolvere anche blocchi psicologici che non permettono la performance in un atleta; sono tanti i campi d’azione e le risposte sono proprio tante, se rimaniamo sulle risposte basilari che ci da la società, oscuriamo un mondo che è a nostra portata e che spesso è più semplice ed accessibile, ma bisogna volerlo. Bisogna essere aperti con occhi e cuore e disponibili ad accettare soluzioni nuove. La magia esiste, ma è già tempo che non vogliono che ce lo ricordiamo: si chiama energia.